“La scuola è aperta a tutti”
(Costituzione italiana, Art. 34)
Ultimo aggiornamento: 1° novembre 2017
Premessa
In seguito all’approvazione della Legge n. 119/2017 abbiamo assistito a un continuo susseguirsi di informazioni spesso discordanti tra loro, ma con l’arrivo dell’ultima circolare congiunta del 1° settembre 2017 si è davvero toccato il fondo, in quanto tale circolare si pone in evidente contrasto con il dettato normativo della Legge n. 119/2017, dandone un’interpretazione restrittiva, persecutoria e anticipando i provvedimenti di esclusione all’anno scolastico 2017/2018.
Ricordiamo che la Legge n. 119/2017 imponeva (e impone ancora!) una fase transitoria, una gradualità, un progressivo inasprimento per chi dovesse scegliere di non vaccinare i propri figli, prevedendo una sanzione che, una volta pagata, estingue l’obbligo vaccinale: agli occhi della legge, chi decide di non vaccinare i propri figli non sarà più considerato un trasgressore dopo aver pagato la sanzione, in quanto la sanzione estinguerà il problema di salute pubblica e i problemi dei bambini immunodepressi.
Onestamente, ci siamo stancati dei numerosi tentativi di coloro che stanno tentando di forzare a suon di circolari il testo della legge n. 119/2017, dunque abbiamo redatto un approfondimento dal titolo
VACCINAZIONI IN ITALIA: TUTTO… E IL CONTRARIO DI TUTTO!, che fornisce un quadro molto dettagliato delle molteplici incongruenze tra il dettato normativo della Legge 119/2017 e la recente Circolare congiunta n. 1679 del 1° settembre 2017.
In queste nostre ultime linee guida ci atterremo per nostra scelta – con la precisa volontà di voler rispettare fino in fondo la legge – unicamente al dettato normativo fornito dalla Legge n. 119/2017, traendo dalle circolari operative soltanto quelle indicazioni che ne interpretino i contenuti nella maniera più conforme al testo di legge. In presenza di dubbi e di conflitti tra documenti interpretativi della stessa legge, riteniamo più opportuno attenerci – pur rimanendo aderenti al testo normativo di riferimento – a quelle interpretazioni che garantiscano il maggior numero di diritti per il cittadino.
Lasciamo ai dirigenti scolastici la libertà di decidere, in coscienza, se assumersi la responsabilità di non rispettare la norma – applicando ciò che la circolare congiunta del 1° settembre 2017 ordina loro di mettere in atto e contravvenendo al dettato normativo della legge n. 119/2017 – oppure se decidere di applicare la norma.
In ogni caso, i dirigenti “fedeli” all’ultima circolare congiunta si preparino a una lunghissima serie di contenziosi da parte dei genitori.
Premessa alle linee guida per i genitori
Queste linee guida sono valide per la quasi totalità dei genitori italiani, ad esclusione di quelli che risiedono in alcune regioni che hanno adottato misure semplificate in base alla loro legge regionale. Solo in alcune regioni non verrà richiesta alcuna documentazione ai genitori, anche se – per scrupolo – vi consigliamo di consegnarla ugualmente. Per alcune regioni valgono regole differenti, dunque cercate di incrociare le indicazioni presenti in queste linee guida con quelle fornite dalle vostra regione e dalle associazioni presenti sul territorio che difendono la libertà di cura (
Visualizza le Linee guida COMILVA nella sezione a fondo pagina intitolata “La scuola dell’obbligo, 6-16 anni”).
Alcune regioni hanno predisposto moduli di compilazione on-line, dunque ci permettiamo di consigliarvi:
- riflettete prima di compilare un qualsiasi modulo on-line
- riflettete prima di compilare una qualsiasi autocertificazione
- riflettete prima di prenotare un appuntamento telefonico con la ASL
- riflettete prima di firmare qualsiasi documento che vi verrà presentato d’ora in poi a scuola (prendete il documento a casa e leggetevelo con la lente d’ingrandimento, dall’inizio alla fine, affinché esso non contenga richieste lesive della vostra privacy o altro)
Queste linee guida per i genitori sono state elaborate da alcuni operatori scolastici appartenenti a La Scuola Che Accoglie, nel tentativo di chiarire le numerose lacune legate alla Legge n. 119/2017. Riteniamo però doveroso che ogni genitore si informi ancor più scrupolosamente, consultando il Portale Vaccinazioni del Ministero della Salute e contattando le numerose associazioni presenti sul territorio che da anni difendono la libertà di cura e che si occupano di tutelare le famiglie che desiderano operare scelte consapevoli in materia di salute. Ogni associazione sarà in grado di fornirvi le migliori indicazioni su come rapportarvi correttamente con i Comuni e con le ASL locali.
Consigliamo a tutti i genitori di affrontare l’obbligo vaccinale con un approccio il più possibile personalizzato: solo in tal modo le ASL si renderanno conto che state agendo autonomamente e che siete genitori coscienti, responsabili e che desiderate intraprendere con consapevolezza le scelte migliori per i vostri figli.
Linee guida per i genitori
che hanno figli di età compresa tra 6 e 16 anni
Cari genitori, non vi sono particolari preoccupazioni per voi e per i vostri figli. Per la fascia 6-16 (scuole primarie e secondarie) non è messa in discussione la frequentazione scolastica per i ragazzi “non in regola” o “parzialmente in regola” e ci saranno soltanto le sanzioni, impugnabili.
A partire dall’anno scolastico 2017/2018,
dovrete consegnare entro il 31 ottobre 2017 al dirigente scolastico o al responsabile del trattamento dei dati personali di ogni scuola italiana con fascia di utenza 6-16 anni (scuole primarie e secondarie) – tranne che per le scuole di alcune regioni – uno soltanto dei seguenti documenti:
- per i ragazzi non vaccinati o parzialmente vaccinati (“non in regola per le ASL”): copia della richiesta di prenotazione a mezzo raccomandata A/R di appuntamento vaccinale all’ASL territorialmente competente, anche nelle zone dove si potrebbe prenotare telefonicamente (in considerazione della legge sulla privacy, valutate attentamente se utilizzare l’Allegato 1 diffuso dal MIUR attraverso la circolare 16 agosto 2017 e i moduli appositamente predisposti dalle vostre scuole); in alternativa – solo per alcune regioni – copia dell’appuntamento per le vaccinazioni che avrete ricevuto direttamente dalle ASL.
- per i ragazzi che hanno sospeso le vaccinazioni o che non possono vaccinarsi per motivi di salute (“parzialmente in regola per le ASL”): documentazione comprovante l’esonero per avvenuta immunizzazione, l’omissione o il differimento delle vaccinazioni;
- per i ragazzi già vaccinati (“in regola per le ASL”): documentazione o autocertificazione comprovante l’effettuazione di tutte le vaccinazioni previste dalla legge.
La consegna della documentazione dovrà avvenire IN BUSTA CHIUSA (per non farne vedere il contenuto a tutti), con la seguente scritta: “Al Responsabile del trattamento dei dati personali della Scuola (nome della Scuola) – Documentazione relativa agli adempimenti vaccinali previsti dalla Legge 119/2017 – Genitori dell’alunno (nome e cognome dell’alunno)”.
Aspettate prima di sigillare definitivamente la busta con il suo adesivo. Infatti il responsabile del trattamento dei dati personali – o persona da lui incaricata tramite autorizzazione scritta (che dovrete sempre verificare) – ha facoltà di aprire la busta e di controllare il suo contenuto.
Se non consegnerete la busta direttamente al responsabile del trattamento dei dati personali, dovrete sigillarla con il suo adesivo prima della consegna. Se invece riuscite a consegnarla direttamente al responsabile del trattamento dei dati personali, questi potrà aprirla davanti a voi, verificarne il contenuto, segnare che avete consegnato la documentazione corretta, togliere l’adesivo e sigillare davanti a voi la busta per poterla conservare.
Dopo la consegna della documentazione, dovrete farvi rilasciare dagli istituti scolastici una formale ricevuta di avvenuta consegna (meglio se protocollata), con la scritta “Consegna della Documentazione relativa agli adempimenti vaccinali previsti dalla Legge 119/2017”.
Quando tornerete a casa, dovrete compilare la LETTERA PER LA PRIVACY che potrete leggere e scaricare a questo LINK e inviarla alla scuola tramite Raccomandata A/R.
Visto che in molti comuni italiani è presente il Fascicolo Sanitario Elettronico, o comunque sono presenti archivi elettronici on-line dei vostri dati sanitari e dei vostri figli, recatevi nella vostra area on-line riservata e assicuratevi di avere rimosso qualunque tipo di autorizzazione all’accesso dei dati sanitari di vostro figlio. Se volete essere sicuri che la procedura di tutela della sua privacy sia andata a buon fine, recatevi di persona presso un qualsiasi sportello CUP e accertatevi che sia andato tutto a buon fine.
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