14 Febbraio 2020
Ai trenta dirigenti scolastici e legali rappresentanti
delle scuole dell’infanzia e primarie della provincia di Belluno
accusati di omissione d’atti d’ufficio
Gentili dirigenti scolastici e legali rappresentanti,
siamo dirigenti, professori, insegnanti, educatori e professionisti del settore scolastico che operano su tutto il territorio italiano all’interno delle scuole, delle università e dei servizi educativi e di formazione, riuniti nel movimento
La Scuola Che Accoglie, che si identifica con la Scuola stessa e che rappresenta un monito per rammentarci che
la Scuola è un’istituzione che svolge un servizio pubblico aperto a tutti.
All’indomani delle leggi n. 19/2016 dell’Emilia-Romagna e n. 119/2017, che si distanziano e si contrappongono a tutto ciò che nella Scuola è stato promosso negli ultimi quarant’anni, dirigenti e insegnanti sono stati costretti a discriminare e a sospendere dalla frequenza scolastica centinaia di bambini di fascia d’età 0-6 anni perfettamente sani, a causa di prudenti e consapevoli scelte dei loro genitori.
Questi incresciosi episodi di esclusione, messi in opera mediante decreti di sospensione dalla frequenza scolastica nel silenzio della maggior parte dei professionisti del settore scolastico, hanno creato ostilità tra scuole e famiglie, traumatizzando centinaia di minori italiani che hanno perso da un giorno all’altro i loro compagni, i propri insegnanti e il diritto di accesso a scuola.
Siamo rimasti colpiti nell’apprendere che trenta dirigenti scolastici e legali rappresentanti delle scuole dell’infanzia e primarie paritarie della provincia di Belluno siano stati iscritti nel registro degli indagati per non aver “allontanato” dalle loro scuole gli alunni non in regola con le vaccinazioni.
Il diritto alla salute rappresenta infatti solo uno dei numerosi diritti che la nostra società dovrebbe tutelare e la Scuola non può affermare che esso debba prevalere sugli altri: la società e la Scuola avrebbero il dovere di salvaguardare i diritti di uguaglianza sociale, l’uguaglianza di ogni cittadino di fronte alla legge, l’abolizione di ogni discriminazione sociale, oltre al dovere di ascoltare le famiglie e incoraggiare un dialogo sereno e costruttivo con esse.
La Scuola Che Accoglie si propone di condurre una pacifica rivoluzione culturale che possa portare all’abrogazione della legge n. 119/2017 e delle leggi regionali che prevedono una graduale esclusione da tutti gli istituti scolastici dei bambini non vaccinati, etichettandoli come “pericolosi” per gli altri. Il rischio che tali minori corrono è quello di essere fortemente discriminati ed emarginati.
Non sarebbe compito della Scuola entrare nel merito delle scelte dei genitori legate alla salute dei loro figli, mentre essa dovrebbe rimanere fedele all’Art. 34 della Costituzione italiana che ci ricorda che la scuola è aperta a tutti.
Ogni giorno in Italia, per realizzare la cosiddetta “scuola dell’inclusione”, viene giustamente garantito il diritto allo studio e alla frequenza scolastica di tutti i minori con disabilità fisiche, psichiche, sieropositivi o affetti da epatite B, nel totale rispetto della loro privacy, ma vengono ancora emarginati centinaia di minori sani e innocenti.
Desideriamo quindi farvi arrivare il nostro calore, quello di un nutrito gruppo di operatori del settore scolastico che si augura che finisca presto la politica dei “due pesi, due misure”.
L’inclusione di cui tanto si sente parlare non passa solo dall’accogliere e dal progettare percorsi personalizzati per alunni con disabilità, con bisogni educativi speciali o con disturbi specifici di apprendimento.
L’inclusione è un atteggiamento interiore che va coltivato fin dalla prima infanzia. Se abituiamo i nostri studenti ad accettare che è bene escludere un compagno, dobbiamo sapere che questi minori cresceranno in una società che non accoglie.
L’esercizio della libertà di scelta e di azione oggi costa caro, ma ai nostri occhi non ha prezzo e non fa altro che riaccendere in noi la speranza di una scuola aperta a tutti.
Con l’augurio di poter assistere presto all’archiviazione delle vicende giudiziarie che vi vedono coinvolti, porgiamo Distinti Saluti
Alberto Ruatti, Alessandra Gardiman, Alessandra Maria Degli Esposti, Angela Comparetti, Angela Forte, Angela Sacco, Anna Gruppioni, Anna Saladino, Annamaria Sartori, Annetta Bertolini, Antonella Vastola, Arianna Borgnolo, Barbara Armellini, Benedetta Signorino, Bruna Selber, Carlo Saverio Carlotta, Caterina Papalia, Caterina Quinzi, Chiara Agostini, Chiara Girgenti, Chiara Tinuzzo, Chrystelle Roccanti, Claudia Ferrando, Daniela Cruccu, Daniela Peteani, Daniela Putzu, Elena Burbello, Elena Di Giusto, Eleonora Benvenuti, Elisa Merighi, Elisa Zinnamosca, Elisabetta Malagoli, Emanuela Cusano, Emiliana Brero, Enrica Tognotti, Eva Valle, Fabio Cummaudo, Federica Aiello, Federico Mattioli, Francesca Capaldo, Francesca Fuso, Francesca Merlo, Francesca Tagliaferri, Francesca Zago, Gabriella Manzi, Giada Corradini, Giovanna Maria Carta, Giulio Turco, Giusi L’Abbate, Ilaria Baldin, Ilenia Visentin, Leila Manno, Letizia Cuscela, Linda Maccariello, Loreta Rossi, Luisa Modoni, Manuela Baraldi, Manuela Giacosa, Mara Carletti, Marco Pilati, Margherita Beato, Maria Angela Scannella, Maria Antonietta Casaburo, Maria Cosmo, Marianna Bevilacqua, Mariateresa Verderame, Marina Ciccarelli, Marina Ciccarelli, Marinella Di Marco, Marta Barozzi, Matteo De Angelis, Michela Kratter, Michela Menni, Mirella Sturaro, Molly Ann McGinnis, Monica Piccioni, Paola Merlo, Pasqualina D’Ottavio, Patrizia Armagni, Patrizia Paggiarin, Raffaella Cerutti, Raffaella Guerra, Renata Rogi, Roberta Croce, Romina Pigliapoco, Romina Rossi, Rosalia Melis, Rosaria Galardi, Rossano Malavasi, Rossella Damiano, Rossella Ortolani, Samantha Zavoli, Sara Luperini, Serena Pessotto, Sibilla Buscioni, Simona Cossu, Simona Ravara, Sonia Katiuscia Salmeri, Stefania Cinzia Princigallo, Stefania Esposito, Susana Collado, Susanna Cantatore, Susanna Tinti, Valentina Atzeni, Valentina Ferretti, Valeria Mancini
per La Scuola Che Accoglie