Ultimo aggiornamento: 27 aprile 2020
Basandoci sulle fonti normative finora emanate, abbiamo redatto un breve vademecum per guidare genitori e docenti nella corretta interpretazione delle norme che regolano la “didattica dell’emergenza” a distanza (ci pare più corretto definirla così, piuttosto che “didattica a distanza”):
- È compito della scuola assicurare la “didattica dell’emergenza” a distanza, proprio per garantire il diritto all’istruzione tutelato dalla nostra Costituzione (Decreto legge n. 22 dell’8 aprile 2020, Art. 2 comma 3).
- Non vi è alcun obbligo da parte delle famiglie di usufruire della “didattica dell’emergenza” a distanza, specie quando prive di connessione, sprovviste di strumentazioni tecnologiche o prive delle necessarie competenze informatiche.
- Le note ministeriali promuovono una didattica che assicuri prioritariamente la relazione e l’interazione tra docenti ed alunni, non una mera trasmissione di compiti. Nello specifico, la nota prot. 368 del 13 marzo 2020 ricorda che la scuola non deve mai abbandonare nessuno, mentre la nota prot. 388 del 17 marzo 2020 sottolinea che:
- è opportuno ricercare un giusto equilibrio tra attività didattiche e momenti di pausa, evitando i rischi derivanti da un’eccessiva permanenza davanti agli schermi (senza però stabilire un limite temporale massimo per i vari ordini di scuola);
- è necessario ridurre al massimo gli oneri e le incombenze a carico delle famiglie;
- è doveroso utilizzare il buon senso didattico (da parte dei docenti) sia nel predisporre le attività, sia durante le attività di valutazione.
- I docenti, nell’esercizio della propria autonomia professionale, sono tenuti ad effettuare attività di valutazione degli apprendimenti (sempre “formativa”), coerentemente con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei Docenti.
- La nota prot. 388 del 17 marzo 2020 ricorda “l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica”, nonché “la preziosità dell’utilizzo del registro elettronico”; nulla dice, tuttavia, in relazione alla firma del docente e in ordine all’attestazione della presenza degli alunni.
- Se la “didattica dell’emergenza” ha reso possibile l’instaurarsi di una qualche forma di “relazione a distanza”, questo è stato fin qui reso possibile solo grazie alle relazioni educative che erano già state costruite “in presenza” nei mesi e negli anni precedenti.