Cosa si intende per benessere? Il benessere è uno stato di equilibrio tra corpo e mente, in cui i bisogni di entrambi sono parimenti ascoltati e accolti.
Di cosa abbiamo bisogno per creare benessere con i nostri figli in questo momento in cui, in ambito scolastico, probabilmente sono sottoposti ad un notevole stress?
Ecco di seguito una serie di spunti e suggerimenti per stare insieme ai propri bambini con piacere e in ascolto.
Ciò di cui abbiamo bisogno innanzi tutto è il tempo. Troviamolo. Anche un’ora al giorno può essere un tempo più che sufficiente se sappiamo metterci in ascolto. Che cosa significa? Significa avere uno spazio mentale a disposizione che ci consenta di ascoltare tutto quello che i nostri bambini hanno da raccontarci in quel momento ed essere presenti, non distratti, pronti a conversare con loro, domandando, stimolando il dialogo e lo scambio di pensieri, informazioni ed emozioni.
Perché? Perché sicuramente avranno desiderio e bisogno di raccontarsi e, in un tempo e in uno spazio intimo, potranno sentirsi liberi di farlo, sapendo di essere accolti daranno voce al loro vissuto.
Come si accoglie? Prima di tutto con lo sguardo, con la mimica della parte bassa del viso, con i gesti, con la postura e il contatto. State vicini, state comodi, datevi conforto, sentitelo, questo conforto, prima di tutto attraverso il corpo che si abbandona e si rilassa.
Per alcuni non è sempre facile raccontarsi e, allora, provate a stimolare lo scambio e il dialogo attraverso la lettura ad alta voce di albi illustrati. Leggere ad alta voce, tra gli altri benefici, consente di ritrovare, all’interno delle storie scelte, quei sentimenti che a poco a poco, il bambino, imparerà a riconoscere dentro di sé e a nominare e, non solo, si risveglieranno in lui emozioni da condividere.
Create un’atmosfera, trovando magari un momento dedicato alla lettura durante la giornata e, volendo, un luogo speciale, magari preparato insieme, una piccola tana, un rifugio, una tenda, un angolo in giardino… Leggere ai piccoli è un atto di cura, perché offriamo a loro e a noi delle storie, e di formazione, perché le storie sono uno strumento per crescere. Leggere ai piccoli stimola la loro curiosità, sviluppa l’attenzione, crea interesse per parole e lettere.
Ma stare bene significa mantenere in armonia mente e corpo e, per favorire questa armonia, possiamo proporre ai nostri figli attività che coinvolgano i cinque sensi.
Quali? In casa, giochi di costruzione e distruzione, attività manuali con la pasta di sale, i colori, le tempere, cucinare e pasticciare con la farina e l’acqua.
Se abbiamo un balcone o un terrazzo o addirittura un giardino, scegliamo di seminare fiori e coltivare verdure con i nostri figli. Prendiamocene cura insieme. Scegliamo di disporre vasi e fiori con attenzione: creiamo una piccola opera d’arte accostando colori e forme.
All’aperto potremmo riproporre i giochi del passato: nascondino, guardie e ladri, fulmine, il pampano, il mercatino, le ricette di fango e foglie o sassi e sabbia, palla avvelenata, strega comanda colore, un due tre stella.
Appena ne avremo la possibilità e l’occasione proponiamo esperienze in natura: anche brevi passeggiate nei parchi, nei boschi, in cui respirare ed osservare la bellezza, raccogliere piccoli tesori da conservare, fermarsi e sedersi ad occhi chiusi ad ascoltare e annusare. Andiamo sui monti o presso i fiumi e i ruscelli, sul lago o al mare. Esploriamo i diversi paesaggi della nostra regione e scopriamoli osservandola con i nostri figli da prospettive differenti, con occhi pronti a stupirsi ancora.
Valutiamo la possibilità di adottare un animaletto, anche piccolo, un criceto, una cavia. Prendiamocene cura con i nostri bambini, mostriamo loro come pulire lo spazio dedicato alla bestiola. Suggeriamo come tenerla in mano con rispetto, cerchiamo una guida che spieghi le particolarità dell’animale scelto e leggiamola insieme. Passiamo del tempo ad osservare come si comporta, cosa fa, come è.
Piccole azioni tutte contraddistinte dal desiderio di rendere il tempo trascorso insieme prezioso e indimenticabile.
Provate e, se ne avete voglia, raccontatemi come è andata!
Marika, mamma e maestra