Cari sindacati, è giunta l’ora di dirvi addio
La maggior parte di voi ha definitivamente perso credibilità nell’invocare test rapidi antigenici e tamponi obbligatori per il rientro a scuola.
Vi ricordiamo che, grazie al lavoro incessante di numerosi medici e studiosi, sono state trovate cure efficaci che permettono di curare il Covid (leggi Curare il Sars-CoV-2 e Vaccinazioni).
Considerato che i test rapidi antigenici, i tamponi e le vaccinazioni non potranno che rimanere una scelta libera e su base volontaria, cari sindacati, ciononostante osserviamo che state sostenendo pericolosamente l’idea di una scuola di serie A in presenza per chi oggi deciderà di fare eseguire ai propri figli i test rapidi antigenici (e domani, forse, le vaccinazioni?) e una scuola di serie B a distanza per chi deciderà di non far eseguire i test!
Le scuole non sono presìdi sanitari!
Liberandoci di voi, potremo finalmente tutelare appieno i nostri diritti costituzionalmente garantiti, primi tra tutti quelli dell’istruzione in presenza, del lavoro e della libertà di scelta terapeutica.
Vi salutiamo, ricordandovi che:
- L’istruzione in presenza non è un privilegio, bensì un diritto
- Leggi, ordinanze e regolamenti pubblici o privati che riservino lavori, servizi e attività ai soli “tamponati” o vaccinati rappresentano un crimine contro l’umanità, al pari delle leggi razziali
- I comportamenti persecutori finalizzati a isolare le persone che optano per la libertà di scelta terapeutica o vaccinale, inducendole a dare le dimissioni dal lavoro o a non poter usufruire di determinati servizi pubblici e privati, sono perseguibili penalmente
- Obbligare le scuole e le università a fare lezioni on-line è contro l’interesse nazionale
- Promuovere la ristrutturazione digitale delle scuole e delle aziende è contro l’interesse nazionale
- Educare le persone e i bambini alle mascherine e al distanziamento deve tener conto delle necessarie esigenze di relazione
- Incoraggiare lo sport on-line è contro l’interesse nazionale
- Impedire ai genitori di entrare nelle scuole per ragioni sanitarie è contro la Costituzione
- Abituare le persone alla socialità on-line è immorale
- Impedire alle persone di lavorare è contro la Costituzione
- Incentivare il lavoro on-line è un inganno
Addio