Agosto 2020, migliaia di genitori e docenti italiani lanciano un grido d’allarme: “La didattica a distanza non è scuola!” La Scuola Che Accoglie raccoglie oltre 21.700 firme per un ritorno a scuola in presenza chiedendo alle istituzioni soluzioni alternative, ma nessuno ascolta.

Marzo 2021, il miracolo: nascono dal nulla – come “sardine” – miriadi di comitati per il ritorno a scuola in presenza. I genitori ci cascano e protestano di nuovo insieme a loro, mentre le istituzioni – ora sì – finalmente ascoltano.

PERCHÉ ORA?

Perché la finta lotta contro la didattica dell’emergenza a distanza è il cavallo di Troia per convincere la popolazione a riaprire le scuole in presenza introducendo regole più stringenti.

I neo comitati-sardine sono serviti per rendere ancor più credibile la necessità di introdurre a scuola nuovi protocolli “per la sicurezza”: controlli sanitari a tappeto che peggiorerebbero le già precarie condizioni di salute mentale e fisica degli studenti, pensati nuovamente – perché la storia si ripete – senza tener conto del benessere psicofisico di bambini e ragazzi.

Ecco alcuni titoli freschi di stampa:

    NON È CHE VOGLIONO SPAVENTARCI?

    Pur di far tornare i loro figli a scuola, i genitori sarebbero disposti a tutto senza farsi troppe domande, assuefatti al continuo susseguirsi di leggi liberticide propagandate dai mezzi di “informazione”. Alle domande provvediamo noi:

    • I tamponi proposti saranno affidabili o produrranno falsi positivi? In che percentuali?
    • Chi deciderà di salvaguardare i propri figli da tamponi continui sarà costretto a tenerli a casa in dad? Fino a quando?
    • Gli screening rappresenterebbero l’unica possibilità per gli studenti di rivedere i propri compagni?
    • I tamponi settimanali a cosa servirebbero? Permetterebbero di tornare alla normalità, di buttare le mascherine e di abolire il distanziamento a scuola? Si potrà finalmente tornare a fare ginnastica e musica tutti insieme?
    • Quali conseguenze psicofisiche produrrebbero, su bambini e ragazzi, i nuovi test sanitari settimanali?
    • Verrà introdotto l’esercito nelle scuole?
    • Le scuole diventeranno presìdi sanitari?

    IL C.I.A.T.D.M. SCRIVE A MATTARELLA, DRAGHI, SPERANZA, BIANCHI E MIOZZO

    Promuoviamo la lodevole iniziativa del Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori che ieri ha inviato una diffida (scarica il Documento CIATDM del 25.03.2021) per scongiurare l’adozione di nuovi protocolli sanitari come condizione per la ripresa delle lezioni in presenza.

    Invitiamo chiunque condivida la diffida a inviarla via e-mail o PEC ai seguenti indirizzi, mettendo in copia il C.I.A.T.D.M. (ciatdm.fvg@gmail.com):

    e-mail:

    uscm@palazzochigi.it

    segretario.generale@sanita.it

    urp@istruzione.it

    agostino.miozzo@protezionecivile.it

    PEC:

    protocollo.centrale@pec.quirinale.it

    seggen@postacert.sanita.it

    presidente@pec.governo.it

    uffgabinetto@postacert.istruzione.it