Quaderni all’aria! Una giornata di laboratori e incontri per ripensare liberi spazi di apprendimento: chiunque potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze restituendo ai bambini e ai ragazzi uno spazio in cui mettersi in gioco.

Si svolgerà a Torino in Piazza Castello, a partire dalle ore 15:00, sabato 17 aprile 2021, con liberi laboratori artistici, sportivi ed esperienziali di lettura, disegno, danza, boxe, musica, tangram, jujitsu, yoga e tornio.

“La salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia o di infermità.”

Non permettiamo che la paura di morire soffochi la voglia di vivere.

RIAPRIAMO SCUOLE, UNIVERSITÀ, PARCHI, TEATRI, TUTTI I LUOGHI DI SOCIALITÀ. RIAPPROPRIAMOCI DEL SENSO DI COMUNITÀ

Bambini, ragazzi, mamme, papà, insegnanti, educatori, medici, sanitari, liberi pensatori…

Interverranno:

Prof. Ugo Mattei, Docente di Diritto

Giorgio Borrometi, Maestro elementare

Silvia Salese, Psicologa clinica

Prof.ssa Chiara Tinuzzo, Docente scuola secondaria

Giampiero Monaca, Maestro elementare di scuola pubblica

La proposta: restituire ai bambini e ai ragazzi gli spazi di socialità di cui hanno estremo bisogno; restituire alla scuola la sua vera funzione di comunità educante che permetta di diventare adulti in spazi che non si trasformino in presìdi sanitari

Scendiamo in piazza per riprenderci gli spazi di cui sentiamo l’esigenza. Approfittiamo della crisi per rilanciare una scuola nuova, che sappia uscire dalle aule per godere della bellezza del mondo esterno e che si fondi sul rispetto, sulla libertà, sull’autonomia e sulla solidarietà.

La scuola, i luoghi educativi e di aggregazione culturale, sportiva e ricreativa dovrebbero essere spazi nei quali:

  • sperimentare capacità relazionali
  • instaurare rapporti che creino un tessuto sociale
  • imparare a stare con gli altri, alla pari
  • imparare a far parte di un gruppo socialmente eterogeneo e multietnico
  • argomentare le proprie opinioni accettando anche quelle degli altri, arricchendosi
  • sviluppare ed esperire solidarietà e collaborazione
  • imparare a difendersi dalle prepotenze
  • trovare persone che possano aiutarci a uscire da situazioni spiacevoli, difficili, violente
  • accrescere il proprio bagaglio culturale ed esperienziale
  • abbandonare il nozionismo lasciando spazio a creatività ed espressività: una fucina di innovazioni artistiche

Questa è la scuola ogni giorno cerchiamo di rendere reale.

Le attività educative, culturali e sportive contribuiscono a creare una grande comunità educante: un palcoscenico che aiuta i giovani a scoprire e a coltivare le proprie passioni al fine di perseguire autodeterminazione e felicità, non solo per essere preparati a far parte del mondo del lavoro o per entrare negli ingranaggi del sistema consumistico- capitalista.

La scuola sta diventando presidio informatico, riducendo l’apprendimento a puro nozionismo – valorizzando l’acquisizione di saperi anziché lo sviluppo di competenze – e trascurando la dimensione sociale ed emotiva degli studenti, isolando in modo particolare chi ha bisogni speciali.

Da più parti arrivano messaggi di allarme: educatori, insegnanti e medici parlano di gravi danni psicologici dovuti al distanziamento fisico, all’isolamento, all’uso massiccio di dispositivi tecnologici e all’esposizione prolungata a schermi di tablet e computer.

Esercitiamo il nostro pensiero critico portando in piazza soluzioni che tengano conto, oltre alla tutela della salute, anche della dignità, dell’importanza dei rapporti sociali, della libertà e della qualità della vita di ogni singolo individuo.

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