Il 25 Aprile non poteva essere ricordato meglio di così
“Sono le azioni che compiamo che ci qualificano. Sono i pensieri che ci guidano ed è la dignità che dobbiamo mantenere per essere uomini e per essere umani. Non importa se nel tuo albero genealogico ci sono nomi di noti partigiani, non importa se vivi mangiando al tavolo del PD e nemmeno se vai in giro raccontando di essere di sinistra. Non significa nulla: Bonaccini nel 2016 ha firmato una legge che escludeva dagli asili nido bambini sani perché rifiutavano di fare un trattamento sanitario non privo di rischi. Una legge nazi-fascista, preludio alla prima legge razziale del dopoguerra: la legge Lorenzin, che escludeva dalle scuole i bambini da 0 a 16 anni se non si sottoponevano a un trattamento sanitario non privo di rischi: bambini sani fuori dalle scuole. Questa legge è stata approvata dal PD, partito di maggioranza. Sono le azioni che compiamo che ci qualificano: un nazista è tale anche se indossa una camicia rossa. Questa piazza non ha colore: bisogna fare attenzione alle azioni e organizzare le reazioni. Cosa resterà del 25 Aprile se perderemo memoria? I diritti non sono qualcosa che qualcuno ti concede: i diritti sono quello che nessuno può toglierti.” (Gian Marco Capitani)