Fonte: Agenziastampaitalia.it
Andrà tutto bene: ce lo ricordiamo. Purtroppo questa frase si è rivelata una bufala, così quelle successive: “Ancora due settimane”; “Un decreto per riaprire a Natale”; “Chiusure per riaprire a Pasqua”; “Italia chiusa fino al 2 maggio: così salviamo l’estate” …
Oggi il Governo cambia strategia: inizia a muoversi senza proclami.
E questa volta non si tratta una bufala.
Quale tipo di disastro potrebbe colpire l’intera penisola, di proporzioni tali da costringere una parte di Italiani ad “abbandonare la propria abitazione”?
Ce lo chiediamo insieme a Mauro Tiboni, Presidente Nazionale del Movimento Italia Nel Cuore, che il 3 aprile 2021 ha spedito una PEC indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio e al Presidente del Senato dopo aver letto su acquistinretepa.it che il Governo, in data 24 marzo 2021, ha avviato una gara d’appalto per l’allestimento di campi container “per l’assistenza della popolazione in caso di eventi emergenziali”.
Il sito web acquistinretepa.it è una piattaforma che fa riferimento alla Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana: una società per azioni il cui unico azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze del Governo italiano.
Questa notizia, dunque, non è una bufala.
SCA La Scuola Che Accoglie si unisce alle preoccupazioni di Tiboni e pone altri quesiti:
Come mai nei campi ad uso abitativo non sono stati previsti spazi per i minori?
Dove verranno collocati i figli delle persone che, a seguito di un ipotetico evento emergenziale, saranno costrette ad abbandonare le proprie abitazioni?
Per quali motivi le persone coinvolte dovrebbero abbandonare le loro abitazioni?
Non convincono le rassicurazioni della protezione civile del Comune di Firenze apparse sul portale ufficiale della Toscana per giustificare una simile iniziativa, che prevede l’allestimento di un’area con moduli abitativi prefabbricati destinati ad accogliere, se ce ne fosse necessità, persone in quarantena, positivi non sintomatici o in via di negativizzazione. “Nelle molteplici attività che sta gestendo la nostra protezione civile” – ha spiegato il vicesindaco del PD Cristina Giachi – “vi è anche il reperimento e l’allestimento di strutture per i cittadini che sono soggetti a quarantena. Ovviamente ci auguriamo tutti che non ci sia la necessità di utilizzare questa risorsa, che al momento è soltanto predisposta, ma in un contesto di questa portata non possiamo permetterci di farci trovare impreparati e di lasciare nulla al caso”.
Per quali motivi una persona asintomatica positiva ai test dovrebbe essere messa in quarantena al di fuori della propria abitazione?
Sulla inaffidabilità dei dei test diagnostici si è di recente espresso il C.I.A.T.D.M. dichiarando del tutto arbitrari, poiché privi di qualsivoglia fondamento scientifico, i provvedimenti adottati nelle scuole di ogni ordine e grado in seguito al rilevamento di una generica positività, spesso addirittura in assenza di sintomi.
Per quali motivi il denaro pubblico non viene investito per finanziare le cure domiciliari del SARS-CoV-2 e tenere liberi gli ospedali – perché di SARS-CoV-2 si guarisce, è bene non dimenticarlo – anziché puntare tutto su piani vaccinali, tracciamento delle persone, quarantene e screening per individuare gli asintomatici?
Tutti gli studi scientifici che, sinora, hanno valutato la possibile infettività di un campione nasofaringeo sono concordi nel verificare che, con un valore di cicli-soglia uguale o maggiore di 34, nessun campione si è rivelato in grado di trasferire l’infezione in vitro (C.I.A.T.D.M.)
Tornando alla gara d’appalto per l’allestimento di campi container, nel capitolato tecnico, nella PREMESSA (pag. 5), si apprende la natura della fornitura, ovvero: arredi, biancheria ed accessori e lavatrici e asciugatrici industriali in noleggio.
Viene specificato che la procedura è suddivisa in 3 merceologici così specificati:
- Lotto 1 – Noleggio di container per l’allestimento di campi container con destinazioni d’uso diverse e servizi connessi
- Lotto 2 – Fornitura di arredi, biancheria e accessori per l’allestimento di campi container con destinazioni d’uso diverse, in eventi emergenziali
- Lotto 3 – Noleggio di lavatrici e asciugatrici industriali da installare in campi container in eventi emergenziali e servizi connessi
Al punto 3 a pag. 9, OGGETTO DELL’APPALTO, si riporta la finalità della fornitura: Il presente Capitolato Tecnico, relativo al Lotto 1, disciplina la fornitura, mediante noleggio, di container per l’allestimento di campi per destinazioni d’uso diverse (abitativo/uso ufficio, …) necessari, ad esempio nell’ipotesi di campi ad uso abitativo, per assicurare un’accoglienza temporanea per coloro che, a seguito di un evento emergenziale, hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.
Al punto 3.1, CAMPI CONTAINER, si legge: Per meglio illustrare un ipotetico schema di campo, si rimanda agli allegati 1 e 2 al Capitolato Tecnico che contengono il layout (pianta di progetto) di un campo standard ad uso abitativo atto ad ospitare un massimo di 42 persone e di un campo standard ad uso ufficio atto ad ospitare 25 persone.
Al punto 3.2., BLOCCHI CONTAINER, si legge: Per gli ambiti rurali, dove ad esempio può essere necessario consentire agli allevatori di poter continuare la loro attività produttiva anche se la loro abitazione originaria è provvisoriamente inagibile, è possibile richiedere la fornitura di blocchi ad uso unifamiliare con bagno e punto cottura così costituti, in base al numero delle persone:
- un unico container completo di bagno e punto cottura in caso di persona singola
- oppure due container affiancati di cui uno con bagno e punto cottura al suo interno e l’altro dormitorio, in caso di nucleo di due o tre persone (cfr. Allegato 3 al Capitolato Tecnico – Layout blocchi container)
Al punto 4, LOTTI E QUANTITATIVI DI FORNITURA, si prende nota delle Regioni in cui detti campi verranno realizzati:
- Lotto 1A – Nord: Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna
- Lotto 1B – Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise
- Lotto 1C – Sud: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria
- Lotto 1D – Isole: Sicilia, Sardegna e isole minori
AL punto 5, VALORE DELL’ACCORDO QUADRO, si legge: Gli importi massimi per ciascun lotto, per tutto il periodo di validità dell’Accordo Quadro, sono i seguenti: Lotto 1A: €54.040.609; Lotto 1B: €54.040.609; Lotto 1C: €54.040.609 e Lotto 1D: €57.657.103.
“Sono molte le riflessioni che sorgono dopo aver appreso e letto dell’appalto promosso dal Governo”, continua Mauro Tiboni.
“Perché spendere altri €266.716.544 di soldi pubblici per costruire questi campi container la cui destinazione è ignota agli italiani, anziché erogare adeguate misure economiche di sussistenza alle famiglie e alle imprese già al collasso?“
I CAMPI DI “ACCOGLIENZA” NELLA STORIA: NULLA DI BUONO
Quale soluzione rappresenta costruire “campi ad uso abitativo” per far fronte a ipotetici eventi emergenziali a noi ignoti? Per quanto tempo le persone dovrebbero essere costrette a rimanere in queste aree, presidiate dall’esercito o dalle forze dell’ordine, come se fossero recluse in un carcere?
Per quali motivi il Governo ha deciso di investire ben 266 milioni di euro nell’allestimento di campi “di accoglienza” situati nelle periferie cittadine, mentre l’Italia sta attraversando una delle più disastrose crisi economiche con oltre 10 milioni di italiani a rischio povertà?
La “custodia protettiva” era il principio giuridico su cui si reggeva l’intero sistema dei campi nazisti. Si trattava di un fermo di polizia presentato ai cittadini come una misura di difesa: il sistema dei campi di concentramento, la loro sorveglianze e i loro ospiti erano al di fuori delle leggi dello stato tedesco perché le persone confinate al loro interno erano considerate un pericolo per il paese.
I comandanti e i reparti speciali gestivano i campi in modo tale da provocare la morte non ufficiale delle persone, spesso puramente intenzionale. Queste morti venivano comunicate e classificate come suicidi, morti accidentali o omicidi giustificati di prigionieri che avevano tentato la fuga, aggredito le guardie, incitato rivolte o sabotato i campi.
Altre volte questi omicidi venivano classificati come morti per malattia.