È dal 1938 che in Italia il diritto di accesso e di studio nelle università non viene negato ad alcune categorie di studenti.
Purtoppo oggi accade di nuovo: dopo il divieto di accesso per gli studenti dai 12 anni in tutte le biblioteche italiane, ora sarebbe il turno di alcuni “zelanti” conservatori italiani: il D.L. 122/2021 ha infatti modificato il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, introducendo l’articolo 9–ter. 2 denominato “Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 per l’accesso nelle strutture della formazione superiore.”
Tale disposizione, se interpretata in maniera errata e troppo restrittiva, stabilirebbe che, fino al 31 dicembre 2021 – termine di cessazione dello stato di emergenza (teoricamente) – l’accesso ai conservatori italiani “sarebbe” condizionato – anche per gli studenti minorenni dai 12 ai 17 anni – al possesso della certificazione verde.
Pubblichiamo la relativa circolare, datata 11 settembre 2021, del Ministero dell’Università e della Ricerca firmata da Maria Cristina Messa, che sta generando non poco scompiglio tra le famiglie e gli studenti minorenni.