APPELLO PER LA SCUOLA
Lettera al Parlamento italiano
Gentili Deputati e Senatori,
I bambini e i ragazzi chiedono di tornare a scuola per stare vicini alle loro maestre, ai loro professori e ai loro compagni e sono stanchi della didattica dell’emergenza.
I bambini e i ragazzi con disabilità e bisogni educativi speciali non sono autonomi e hanno bisogno di sentire la vicinanza fisica dei compagni anziché rimanere rinchiusi nelle loro case insieme alle famiglie, sulle quali sta ricadendo un carico insostenibile.
La digitalizzazione degli istituti scolastici non rappresenta una seria proposta formativa per il nostro paese.
Gentili Senatori e Deputati non ci gireremo intorno, la nostra richiesta è semplice: apriamo le scuole lasciando la libertà di scegliere se indossare oppure no le mascherine e respingiamo con coraggio il distanziamento dei bambini, dei ragazzi e l’abuso delle tecnologie a discapito delle relazioni umane!
Vi chiediamo di seguire gli esempi di quei paesi che hanno sempre dimostrato attenzione verso i minori: permettiamo ai nostri studenti di tornare ad essere bambini e ragazzi nelle loro scuole, che rappresentano prima di tutto socialità, relazioni, condivisione e comunità!
Torniamo a investire nella scuola in presenza e usiamo se necessario i parchi degli istituti scolastici e i parchi pubblici permettendo a tutti di chiudere un annus terribilis e di dare un senso al sacrificio compiuto!
I bambini sono stati le vere vittime silenziose di questa emergenza. Attiviamo le scuole al più presto e permettiamo agli studenti di comprendere che l’incubo è finito!
Anche i ragazzi e gli adolescenti, che già si trovano a vivere un’età così ricca di trasformazioni e di cambiamenti fisici, psicologici ed emotivi, hanno dato prova di grande maturità rinunciando a tutto senza lamentarsi, privandosi della scuola, degli amici, delle relazioni, degli incontri-scontri con il mondo adulto, dei momenti di crescita e degli amori.
Siamo ancora in tempo, non gettiamo la spugna!
Poche settimane per riprendere il filo, sciogliere una matassa di emozioni e sentimenti, intraprendere con coraggio una decisione carica di responsabilità e d’amore che non lascerà nel limbo i cuori e le menti dei nostri studenti, i veri protagonisti della Scuola.
La Scuola Che Accoglie
(versione inviata al Parlamento in data 25 maggio 2020)