GUIDA PER EDUCATORI E INSEGNANTI
AI QUALI VIENE CHIESTO DI ESCLUDERE DA SCUOLA
20 Settembre 2019
In questi giorni l’impensabile sta davvero succedendo nelle scuole e nei servizi educativi per l’infanzia. In nessun paese civile e democratico può accadere che una scuola, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, comunichi tramite e-mail alle famiglie l’espulsione dei loro figli!
Sono trascorsi due mesi dal corretto invio da parte dei genitori di tutta la documentazione vaccinale richiesta dalle scuole (la scadenza per la consegna era fissata il 10 luglio 2019), dunque come mai le comunicazioni di espulsione/sospensione sono arrivate a settembre, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni? Migliaia di genitori il primo giorno di scuola si sono sentiti dire che i loro bambini non potevano essere ammessi perché non più iscritti, senza assicurazione né pasti garantiti.
La maggior parte delle insegnanti e delle educatrici si sono dette sinceramente dispiaciute (vogliamo credere che lo fossero davvero) ma allo stesso tempo in difficoltà, temendo di subire ripercussioni personali da parte dei dirigenti se avessero deciso di ammettere i bambini.
Dai primi accessi agli atti richiesti dalle famiglie è emerso che l’iscrizione dei bambini allontanati dalle scuole non è mai decaduta: tutti i minori si trovano in una situazione di sospensione dalla frequenza, il che non comporta assolutamente la decadenza dell’assicurazione o del diritto ai pasti.
Considerato che alcuni dirigenti hanno diramato comunicazioni non corrette, ci sentiamo in dovere di informare tutti coloro che operano nel settore scolastico che essi sono liberi di dubitare delle richieste di non ammissione pervenute dai loro dirigenti, in quanto ledono il diritto primario dei minori di frequentare la scuola (Art. 34 della Costituzione: “La scuola è aperta a tutti”).
E’ a rischio il benessere emotivo e psicologico di troppi bambini, a causa di un’assurda legge che li ha voluti fuori da scuola mentre la maggior parte dei loro compagni può ancora entrare!
In una società dove tutti a parole si dichiarano democratici e civili, mentre chi riveste posizioni di potere crede ancora di poter decidere per noi anche su libertà fondamentali come quelle di cura, di vita, di morte, di pensiero e di espressione, La Scuola Che Accoglie si schiera al fianco di chi ha deciso di lottare per difendere i diritti ribaditi nella nostra carta costituzionale, supportando la circolazione di informazioni corrette in favore della libertà di scelta.
Senza la libertà di scelta non esisterebbe più la persona.
Gli Insegnanti, i Dirigenti e gli operatori scolastici
de La Scuola Che Accoglie