Fonte: I genitori di Alto Adige Attivo – Aktives Südtirol (aaattivo@gmail.com)
Sono un centinaio i genitori che hanno deciso di querelare Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano e commissario speciale per l’emergenza COVD-19, in seguito all’Ordinanza presidenziale contingibile ed urgente N. 15/2021, recante “Ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Le disposizioni dell’ordinanza prevedono, quale condizione imprescindibile per la frequenza scolastica in presenza, l’accettazione di un pressante screening da effettuare in orario scolastico all’interno degli istituti, ovvero l’effettuazione bisettimanale di tamponi in autosomministrazione da parte di bambini in età pediatrica senza la presenza di personale medico qualificato.
Molti i profili di criticità evidenziati nell’ordinanza, sia per l’imposizione di un trattamento sanitario che per i rischi connessi all’autosomministrazione dei test.
Rilevanti le conseguenze sulla privacy dei minori per disposizioni che appaiono, in ogni caso, limitative della libertà personale degli studenti e delle famiglie, che rischierebbero di essere sottoposte, sulla base di semplici pre-test di scarsa valenza diagnostica, a periodi di quarantena ingiustificata.
Il Ministero dell’Istruzione ha però chiarito, in una comunicazione del 6 aprile 2021, che “l’attuale quadro legislativo nazionale non prevede la possibilità di subordinare la fruizione in presenza dei servizi scolastici all’effettuazione obbligatoria di screening diagnostici.“
Ma il Presidente Arno Kompatscher ha deciso di puntare i piedi senza rivedere le proprie decisioni, dichiarando pubblicamente che la frequenza scolastica in presenza sarà riservata ai soli figli di quei genitori che acconsentiranno ai test diagnostici.
La denuncia presentata da un nutrito numero di genitori difesi dall’avvocato Roberta Nenzi di Verona prevede diverse ipotesi di reato che vanno dalla minaccia aggravata all’abuso d’ufficio.
Sono state inoltrate anche numerose diffide ai Dirigenti Scolastici affinché non ottemperino alle disposizioni dell’ordinanza, in aperto contrasto con le direttive del Ministero dell’Istruzione.