Pubblichiamo la “Lettera per la Lorenzin” del 14 settembre 2017, scritta da una genitore della Sardegna in contatto con La Scuola Che Accoglie.
Cara Signora Ministra Beatrice, vorrei informarLa che abbiamo trovato già altre strade per poter far vivere una vita felice ai nostri figli, senza nessuna polemica e senza entrare nello specifico rispetteremo la legge così come vogliono i nostri abili legislatori, se i bambini non potranno entrare a scuola, quella stessa scuola che voi lasciate cadere a pezzi, faremo fare le lezioni ai nostri figli nelle Tombe dei Giganti, nelle Domus de Janas, dentro ai Nuraghi della nostra amata Sardegna, faremo toccare Loro con mano ciò che eravamo, ciò che li circonda, andremo a sentire le storie dei Pastori, le faremo raccontare ai nostri bambini come si faceva una volta, insegneremo Loro a mungere e a fare il formaggio, andremo dai contadini, applicheremo il Teorema di Pitagora nei loro Orti, impareranno la Lingua Sarda, conosciamo tanti insegnanti che sono a spasso e che hanno bisogno di condividere le loro conoscenze, inviteremo qualsiasi bimbo che si voglia unire a noi, non chiederemo certo se sarà vaccinato o meno, visto che in campagna e in mezzo agli animali si sviluppano certe immunità che vanno al di là di ogni preparato di laboratorio!
Andremo a casa di Insegnanti di Inglese, di Francese, di Spagnolo… avranno piacere di accoglierci, in fondo non saremo così tanti, stia certa, sappiamo che per la Costituzione l’obbligo è l’istruzione e non la scuola in sé, dimostreremo a fine anno che i nostri bimbi avranno lo stesso grado di istruzione dei programmi scolastici classici, facendo gli esami, se Lei ci concederà l’onore di farglieli fare, altrimenti non importa, per noi andrà bene uguale, faremo di tutto questo un gioco, quello che dovrebbe essere davvero anche nel lavoro, un gioco sì, perché la vita dovrebbe essere un sorriso continuo, quello che voi forse cercate di togliere a chiunque con leggi inique, favorendo una volta questa banca, una volta questa multinazionale, una volta questa lobby, una volta voi stessi con i vostri vitalizi, con i vostri stipendi e così via… continuate a farci fare la guerra tra poveri e noi accettiamo anche questo.
Spero non Le dispiacerà se porteremo i nostri bambini a studiare nelle spiagge della nostra Isola, magari non rispetteranno il posto assegnatogli nella sedia, magari faranno la pipì dietro il cespuglio, magari però impareranno ad essere indipendenti e prendere decisioni da soli, magari impareranno davvero che la competizione non esiste e ci si sostiene l’un l’altro, chissà sarà tutto da scoprire, tutto con un sapore diverso; io volevo ringraziarLa di questa opportunità che ci sta dando, nessun male, nessun dolore, nessuna malvagità alla fine può non avere un altro lato meraviglioso, da cui in questo caso guardare la Vita.
Davide